sabato 2 gennaio 2010

In Principio

Giornata della memoria 27 gennaio 2009

In principio (B'Resheet) Genesi cap 1 versetti 1-5


(Carlo) Il primo libro della Bibbia, la Genesi inizia con queste parole:

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

Canzone in (ebraico) B'Resheet (In principio) (Shyrona)

B'Resheet barà Elohim
In principio creò Dio
Et hashamayim v'et haaretz -
il cielo e la terra.
V'haaretz haiyta tohu vavohu -
Ora la terra era informe e deserta
V'choshech al pnei t'hom
e le tenebre ricoprivano l'abisso

V'ruach Elohim, -
e lo spirito di Dio
merachefet
aleggiava
Al pnei - hamayim
sulle acque

Va-yo-mer E-lo-him
Disse Dio
Yehi or vay'hi or!
«Sia la luce!» E fu la luce
Vayar Elohim et ha or ki tov
Vide Dio che la luce era cosa buona
Vayavdel Elohim bein haor
e separò Dio la luce
Uvein hachoshech.
dalle tenebre

V'ruach Elohim,
e lo spirito di Dio
merachefet (x3)
aleggiava
Al pnei hamayim
sulle acque


«Cosa faceva Dio prima di creare questo mondo?»

(LETTORE) I maestri rabbini che studiano da millenni, il primo libro della Bibbia, la Genesi, si domandano: «Cosa faceva Dio prima di creare questo mondo?»
«Creava mondi e li distruggeva», alla ricerca di un mondo che fosse buono in tutti i suoi aspetti.
Non era facile crearlo. L’Eterno stesso allude alle difficoltà della creazione rispondendo alle bestemmie di Giobbe. Sembra, sempre secondo questi maestri rabbini, che il nostro mondo sia il risultato del ventottesimo tentativo e che contemplandolo, l’Eterno, sia Benedetto il suo nome! Sospirando e detergendosi il divino sudore, abbia pronunciato le seguenti parole: (Halevay sheyaamod) «Speriamo che tenga!»
«Quest’idea che l’Eterno abbia preso il rischio della Creazione, tentandola più volte, è grandiosa ed è il titanico compendio della decisione di creare l’essere umano con tutte le sue debolezze, libero». (Moni Ovaida, l’Ebreo che ride, pag. 17)

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