sabato 2 gennaio 2010

capitolo 2: La storia dell'antisemitismo

Capitolo secondo: Una storia misteriosa e travagliata
Alcune tappe dell’antisemitismo

Introduzione

(PRESENTATRICE) La storia dell’ebraismo è costellata di luci e ombre e da una lunghissima scia di dolore e persecuzione, che va dagli egiziani ai nazisti. Faremo ora un rapido viaggio attraverso quella storia soffermandoci per un attimo su alcune di queste tappe, scelte fra le tante possibili.

1. 586 A. C. LA CONQUISTA DI GERUSALEMME E L’ESILIO BABILONESE

By the rivers of babylon

By the rivers of babylon, there we sat down
Ye-eah we wept, when we remembered zion.

By the rivers of babylon, there we sat down
Ye-eah we wept, when we remembered zion.

When the wicked
Carried us away in captivity
Required from us a song
Now how shall we sing the lords song in a strange land

When the wicked
Carried us away in captivity
Requiering of us a song
Now how shall we sing the lords song in a strange land

Let the words of our mouth and the meditations of our heart
Be acceptable in thy sight here tonight

Let the words of our mouth and the meditation of our hearts
Be acceptable in thy sight here tonight

LETTORE 1 Partiamo da un evento, fra i più traumatici della storia degli ebrei: la caduta di Gerusalemme e del Regno di Giuda nel 586 a. C. Il popolo ebraico stabilitosi ormai in Palestina si è diviso in due regni: il regno di Israele, a nord, occupato da dieci delle dodici tribù di Israele, con capitale Samaria, e il regno di Giuda, occupato dalle altre due tribù, Giuda e Beniamino, nel Sud, con capitale Gerusalemme, governato per quattrocento anni da re della stirpe di Davide.
Il regno di Israele del Nord fu schiacciato dagli Assiri (722 a.C.), il suo popolo fu deportato in esilio e dimenticato. Più di un secolo più tardi, il re babilonese Nabucodonosor, il 1° marzo 587 conquista il Regno del Sud o di Giuda e la sua capitale, la città di Gerusalemme. La classe dirigente del Regno fu deporta a Babilonia. Tra i deportati c’é il profeta Ezechiele. Il re di Gerusalemme Sedecia, dopo aver assistito all’uccisione dei suoi figli, è accecato, e mandato prigioniero, a morire a Babilonia. Nabucodonosor riduce la città, come dice il profeta Geremia, a “desolazione e deserto”.

PRESENTATRICE) Vediamo ora un breve filmato che racconta questo episodio tratto dal film Geremia

VIDEO: l’accecamento di Sedecia e la distruzione della città)

I deportati qualche decennio dopo avranno il permesso di ritornare a Gerusalemme, così ricordano l’amaro esilio lungo i fiumi di Babilonia.

Lungo i fiumi laggiù in Babilonia,
sulle rive sedemmo in pianto
al ricordo struggente di Sion;
sopra i salici, là in quella terra,
appendemmo le cetre armoniose.

Salmo 137,5- Traduzione di Padre David maria Turoldo e Musica di Bepi De Marzi)

LETTORE 2) L'esilio babilonese, segna l'inizio della Diaspora ebraica ossia della dispersione degli ebrei nel mondo. Tuttavia in esilio a Babilonia cominciò a svilupparsi l'ebraismo come religione, sistema unico di idee e modo di vita. Fuori quindi dalla Terra di Israele. In questo modo l’ebraismo sopravvisse e salvò la propria identità spirituale e nazionale.

2. 70 D. C. DISTRUZIONE DEL TEMPIO DI GERUSALEMME E LA DIASPORA (FLAUTO O ALTRI STRUMENTI)

LETTORE 3 Facciamo un salto in avanti di seicentoquaranta anni siamo all’inizio dell’era cristiana. Nell’anno 30 d. C. è collocata la pasqua dei cristiani, i fatti della morte e resurrezione di Cristo. La Palestina è una provincia romana, governata dal procuratore Ponzio Pilato. E’ il periodo in cui si presentano sulla scena tanti Messia che vogliono liberare gli ebrei dalla dominazione straniera, perché essi riconoscono la sola Signoria del Dio di Israele di Abramo, Isacco e Giacobbe. Le ribellioni si susseguono fino alla grande rivolta del 66. d. C in conseguenza della quale, il futuro imperatore Tito, assedia la città di Gerusalemme, distruggendone il grandioso tempio, detto di Salomone e disperdendone l’immenso tesoro, costituito da tonnellate e tonnellate di oro e pietre preziose.
Quante misteri sono legati a questa catastrofe. Per esempio quello del destino del Tesoro del tempio. Dove è finito? L’hanno preso i Templari durante la Prima Crociata? E il famoso santo Graal, il calice dell’ultima cena? E ancora, che fine ha fatto la più preziosa reliquia degli ebrei: l’arca dell’Alleanza? Ricordate le avventure di Indiana Jones, impegnato nella sua ricerca.
La tragedia tuttavia fu immane. Seicentomila furono le vittime e più di cinquemila gli ebrei puniti con la crocifissione. Ora comincia veramente la diaspora, cioè la dispersione di tutti gli ebrei dalla loro terra: disseminati altrove, in tutta Europa e nel mondo. Gli ebrei che andranno in Spagna si chiameranno sefarditi, mentre quelli tedeschi, askenaziti.
Sulla spianata del grande tempio è stata costruita, secoli dopo, la grande moschea di Omar, dalla cupola d’oro che campeggia in tutte le vedute di Gerusalemme; del tempio distrutto è rimasto solo il muro occidentale, di fronte al quale gli ebrei, tuttora, si recano a pregare: è il celebre muro del pianto.

By the rivers of babylon, there we sat down
Ye-eah we wept, when we remembered zion.

By the rivers of babylon, there we sat down
Ye-eah we wept, when we remembered zion.

By the rivers of babylon (dark tears of babylon)
There we sat down (you got to sing a song)
Ye-eah we wept, (sing a song of love)
When we remember zion. (yeah yeah yeah yeah yeah)

By the rivers of babylon (rough bits of babylon)
There we sat down (you hear the people cry)
Ye-eah we wept, (they need their God)
When we remember zion. (ooh, have the power)

3. 1215. IL CONCILIO LATERANENSE IV

LETTORE 4 La vita delle comunità ebraiche nell’alto medioevo non è facile. Gli ebrei sono da sempre accusati di deicidio, in altre parole di essere stati gli uccisori di Dio, i responsabili della crocifissione e morte di Cristo. Con l’aprirsi del secondo millennio, nell’undicesimo secolo, durante la prima Crociata, intere comunità ebraiche saranno sterminate. Gli ebrei in molte città possono vendere soltanto stracci e roba usata e praticare l’usura, il prestito ad interesse, vietato ai cristiani, perché ritenuto un peccato mortale. Il prestito ad interesse tuttavia diventa importantissimo, in un periodo in cui si passa dall’economia del baratto, lo scambio in natura, al mercato. La circolazione della moneta. Il possesso di denaro contante diviene l’asso nella manica per chi deve dirigere l’economia. I prestiti servono a tutti: principi, mercanti e al popolo. Agli ebrei, per evitare che i cristiani peccassero, sono concesse le autorizzazioni per tenere i banchi di pegno, per prestare denaro a tasso prefissato. Soltanto per svolgere questa attività gli ebrei hanno diritto di residenza in un determinato paese. Di conseguenza le comunità ebraiche fioriscono ovunque.
In seguito però, la devozione popolare, e l’irritazione contro la pratica peccaminosa dell’usura, culminano in una serie di espulsioni: dall’Inghilterra nel 1290, Normandia 1296, Francia 1306 e dai domini spagnoli nel 1492.
Il IV concilio lateranense del 1215, stabilisce che gli ebrei devono vivere in quartieri separati, chiamati ghetti e devono portare un segno di riconoscimento: per gli uomini, cappelli fatti in modo particolare di colore giallo o rosso o un disco di panno sul mantello; le donne invece devono indossare un velo giallo sulla testa, come le prostitute.

VIDEO Atlantide LA7, Il pensiero proibito, la storia del’inquisizione, (la politica nei confronti degli ebrei, di Papa Paolo IV, grande inquisitore, cambia. Comincia la reclusione degli ebrei nei ghetti)

(PRESENTATRICE) Leggiamo ora alcuni canoni o leggi del Concilio Lateranense IV.
Il canone LXVIII (canone sessantottesimo) dove si prescrive la distinzione tra i Giudei e i saraceni rispetto ai cristiani, per il modo di vestire:
In alcune province i Giudei o Saraceni (islamici) si distinguono dai cristiani per il diverso modo di vestire; ma in alcune altre ha preso piede una tale confusione per cui nulla li distingue. Perciò succede talvolta che per errore, dei cristiani si uniscano a donne giudee o saracene, o questi a donne cristiane.
Perché unioni tanto riprovevoli non possano invocare la scusa dell'errore, a causa del vestito stabiliamo che questa gente dell'uno e dell'altro sesso in tutte le province cristiane e per sempre debbano distinguersi in pubblico per il loro modo di vestire dal resto della popolazione, (…).

Canzone: Ghetto (Modena city ramblers)

Scava un po' d'amore nel ghetto
Tiralo fuori, dagli un'idea
Trova le parole giuste
Cercale dentro di te
Portale sulla strada
Puntale alla gola
C'è chi non muoverà un dito
E chi si prenderà gioco di te
C'è chi non muoverà un dito
E chi si prenderà gioco di te

Hanno acceso i fuochi lungo le frontiere
Nella notte buia torna l'urlo delle sirene
Scava un po' d'amore nel ghetto
Trovalo e portalo fuori dal buio
Scava un po' d'amore nel ghetto
Portalo fuori dagli un'idea

4. 1348: LA PESTE NERA E L’ACCUSA AGLI EBREI DI ESSERE «UNTORI».

VIDEO: PESTE)

(PRESENTATRICE) Con questo breve video che abbiamo visto siamo passati al Trecento, il XIV secolo. È un secolo buio di grande crisi, rappresentata emblematicamente dalla peste nera del 1348.

LETTORE 5 L’ondata di peste, arriva dalle lontane regione dell’Asia e viaggia su nove galee genovesi, che vengono cacciate dai porti dove approdano, quando ormai è troppo tardi. Probabilmente il focolaio di partenza è una località vicino al lago Bajkal in Asia centrale, nel paese di mongoli. La peste di qui raggiunse Samarcanda e poi, seguendo le rotte carovaniere, si diffuse tra le truppe di un principe mongolo, che stringeva d’assedio la colonia genovese di Caffa, in Crimea. Visto l’estendersi dell’epidemia fra le sue truppe interrompe l’assedio, ma prima di andarsene ordina di catapultare dentro la fortezza genovese, dei cadaveri di appestati, che contagiano i genovesi. E’ la più micidiale catastrofe della storia: un terzo della popolazione, per altri storici la percentuale è ancora più alta, cioè circa trenta milioni di persone su un totale di novanta milioni di europei, muore. L’epidemia che si sussegue a ondate cicliche inarrestabili, diventa un nuovo motivo di persecuzione degli ebrei, accusati di avvelenare i pozzi, di ungere i muri o i banchi nelle chiese, per diffondere il contagio, senza però essere loro stessi contagiati. La stessa calunnia si ripeterà durante la terribile peste del 1630-31, raccontata nei Promessi sposi, da Manzoni. Gli ebrei non potevano essere responsabili di diffondere il contagio, di essere untori, perché neppure loro sapevano quale fosse la causa dell’epidemia, nessuno lo sapeva, e inoltre anche loro, morivano di peste, come morivano gli altri.
Tuttavia, la calunnia che si diffonde in Germania, provoca massacri e costringe alla fuga molti di loro che giungono anche in Italia settentrionale in particolare nelle comunità di Venezia, Padova, Ferrara e Mantova. Il numero di ebrei che vivono nella nostra penisola sale a 50 mila su un totale di 11 milioni di persone.

5. 1492: L’ESPULSIONE DEGLI EBREI DALLA SPAGNA (BRANO MUSICALE)

LETTORE 6 Nel 1469 il principe ereditario di Aragona Ferdinando il cattolico, sposò Isabella, principessa ereditaria di Castiglia. Unendosi in matrimonio danno vita al Regno di Spagna, che da lì a breve, sarebbe diventato una superpotenza mondiale. Nel 1492, l’anno della scoperta dell’America, i due sovrani completarono la riconquista cattolica della Spagna, cacciando i Mori da Granata, e gli ebrei da tutto il regno. Questi per non essere espulsi dovevano farsi battezzare entro quattro mesi, oppure lasciare il Paese, rinunciando ai propri beni.
Quelli emigrati furono da 150.000 a 200.000. Quelli rimasti in Spagna, perché disposti a ricevere il battesimo, furono circa 50.000. Molti di questi conversos poi si pentirono, tornarono alle pratiche giudaiche; se scoperti però rischiavano l’incriminazione, la tortura e la morte sul rogo. Il 18 giugno del 1492 l’ordine di espulsione si estese anche alla Sicilia e alla Sardegna, appartenenti alla Spagna.
Usciti dalla Spagna gli ebrei, circa 120.000, andarono in Portogallo, ma nel 1497 il re Manuel I, li caccia anche dal Portogallo. La conquista spagnola del Regno di Napoli, nel 1504, segnò la fine delle numerosissime comunità ebraiche dell’Italia meridionale, anch’esse costrette a scegliere tra esilio e nascondimento nel marranesimo.
Queste espulsioni crearono un grave danno economico nei paesi che le attuarono, soprattutto in Spagna perche se ne andarono persone laboriose, validi artigiani, commercianti e manodopera specializzata.

William Shakespeare e Il Mercante di Venezia

PRESENTATRICE Nel Medioevo gli ebrei vivevano in quartieri chiamati ghetti, costruiti in molte grandi città europee. Il più antico è quello di Venezia, che sicuramente qualcuno di voi avrà visitato. Proprio a Venezia è ambientata una delle più celebri tragedie di Shakespeare, che ha tra i protagonisti il vecchio ebreo Shylock. Eccone in breve la storia

LETTORE Venezia 1596. Antonio, il mercante di Venezia, per aiutare l’amico del cuore Bassanio a corteggiare la bella Porzia, non disponendo, al momento dei contanti, si fa prestare, tremila ducati d’oro dall’ebreo Shylock, promettendo di restituirglieli entro tre mesi; se non ci riuscirà, Shylock, potrà prelevare dal corpo del mercante di Venezia, Antonio, a proprio piacimento, mezza libbra di carne, circa quattrocento cinquanta grammi. Gli affari per Antonio, sembrano andare male, le sue navi hanno fatto naufragio? Sylochk pensa che sia giunto il momento di realizzare la propria vendetta nei confronti di Antonio, dopo che per anni lo aveva danneggiato negli affari, e continuamente umiliato fino a sputargli addosso, trattandolo come un vile cane ebreo. Vediamo la famosa risposta di Shylock, alla domanda:

PRESENTATRICE “Shylock se Antonio non dovesse pagare, che te ne farai della sua libbra di carne?”

(MONOLOGO DI SHYLOCK recita Niccolò Fornelli V AR)

6. 1905: I POGROM NELL’EUROPA DELL’EST E IN RUSSIA (BRANO MUSICALE)

PRESENTATRICE Se la situazione degli ebrei Nell’Europa occidentale non era buona, ancora peggio se la passavano quelli dell’Europa orientale. Qui il processo di emancipazione degli ebrei non avvenne mai. In Russia venivano adottate misure restrittive per impedire loro di acquistare la terra e che frequentassero l’istruzione superiore.

LETTORE La persecuzione culminò in una serie di massacri collettivi chiamati pogrom, che iniziarono nel 1881 dopo l’attentato che costò la vita allo zar Alessandro II, e coinvolsero centinaia di villaggi e città. Uno dei pogrom più feroci avvenne nel 1906, dopo il fallimento della prima rivoluzione russa del 1905. Questo fu il risultato di una politica del governo. Per rendere più efficace la propaganda antiebraica si arrivò a fabbricar documenti falsi come I protocolli dei Savi anziani di Sion, del 1905, che pretendevano di svelare i particolari di un presunto complotto internazionale giudaico per la conquista del mondo. Il documento è completamente falso, scritto per ordine dei servizi segreti russi e utilizzato anche in seguito da Hitler, che ne ha fatto stampare e distribuire in Germania, un milione di copie. L’influenza di questo documento non ha ancora finito di seminare odio in giro per il mondo, e a fare bella mostra in numerosi siti internet antisemiti. Molte persone lo considerano ancora, dopo che da decenni ormai è stata accertata la sua falsità, autentico.

PRESENTATRICE Il VIDEO di LA7 Atlantide, I protocolli dei savi anziani di Sion, ci spiega in modo dettagliato la sua storia; il contesto culturale e politico in cui sono stati ideati e redatti, il contenuto e l’influenza dirompente che hanno avuto nella demonizzazione degli ebrei in Occidente, elemento ideologico essenziale per motivare l’azione di Hitler e la pianificazione della Shoah.

LETTORE Anche in Francia, alla fine dell’Ottocento il clima è pesante. La sconfitta contro i prussiani del 1870 segna la fine dell’imperatore Napoleone III. L’atmosfera generale è di grande sconforto e di aspre tensioni politiche interne: I francesi covano una grande voglia di rivincita. La pressione sugli ebrei si fa sentire sempre di più, come succede spesso in tempo di crisi. Vengono incolpati di ogni cosa e anche della grave crisi in atto. Il clamoroso caso giudiziario noto come caso Alfred Dreyfus del 1894 è rimasto nella storia come il più significativo di questo periodo e anticipatore di ciò che sarebbe successo di lì poco in tutta l’Europa.

PRESENTATRICE Il VIDEO di LA7 Atlantide, Il caso Dreyfus, ricostruisce in modo chiaro l’intricato caso giudiziario, che ha visto coinvolti in una cospirazione contro la verità, i più altri gradi dell’esercito e della politica francese. Dopo molta fatica e passando per delle sentenze che stupiscono per la loro grottesca paradossalità, si giunge finalmente al ripristino della giustizia, grazie anche alla discesa in campo del più grande scrittore dell’epoca Emilie Zola, che con un suo pesante atto d’accusa «j’accuse», scuote l’opinione pubblica francese, rivolgendosi in una lettera, pubblicata in prima pagina, al Presidente francese e facendo nomi e cognomi dei responsabili di questa atrocità giudiziaria.

7. 1938: LE LEGGI RAZZIALI IN ITALIA (BRANO MUSICALE)

PRESENTATRICE Facciamo un salto di vari secoli e ci portiamo nel secolo scorso il Novecento. Parleremo dell’antiebraismo in epoca contemporanea in Europa e in Italia leggendo ancora una pagina tratta dal nostro libro di storia, Sistema storia, vol 5 p. 141)

LETTORE L’Italia e gli italiani non sono immuni dal contagio razzista e dalla piaga dell’antisemitismo. «Nel 1938, il regime fascista promulgò le leggi razziali contro gli ebrei, ad imitazione di quelle già introdotte in Germania nel 1935. queste leggi vietavano i matrimoni misti tra ebrei e non Ebrei, impedivano agli Ebrei di frequentare la scuola pubblica, di fare il servizio militare, di svolgere determinate professioni. In Italia però non esisteva una forte tradizione antisemita e queste discriminazioni suscitavano molte perplessità nell’opinione pubblica e la dura condanna della chiesa cattolica. Le leggi contro gli Ebrei, dunque, indebolirono il consenso degli Italiani verso il fascismo e prepararono la fine del regime» (Cfr. Sistema storia, vol 5 p. 141).

(VIDEO: Leggi razziali di Mussolini)

PRESENTATRICE Vediamo una scena del film La vita è bella di Roberto Benigni, dove si mostra in chiave ironica e grottesca l’esaltazione della pura razza italiana.
Benigni dichiarò: «La vita è bella mi è venuto fuori ma con emozione, tanto che mi ha fatto tremare tutta la costola del costato». Benigni si avvalse della consulenza di Shlomo Venezia, (che ascolteremo in seguito) sopravvissuto di Auschwitz, che a quei tempi era uno dei Sonderkommando, cioè quelle unità speciali che avevano il compito di estrarre i corpi dalle camere a gas e cremarli, in seguito tutti i Sonderkommando vennero uccisi per mantenere il segreto dell'Olocausto, Venezia è uno dei pochissimi sopravvissuti, se ne contano una dozzina nel mondo.
Il film uscì nelle sale cinematografiche italiane il 19 dicembre 1998 e fu un grandissimo successo, incassò ben 46 miliardi di lire, tanto che è il film che ha avuto più successo di spettatori in Italia.
Quando il film fu trasmesso in TV per la prima volta da Rai Uno il 22 ottobre del 2001, ebbe audience eccezionale, più di sedici milioni di telespettatori; in assoluto il dato d'ascolto più alto per un film trasmesso in TV. Il precedente record era di quattordici milioni e mezzo del film "Il nome della rosa del 1988.

VIDEO: la Vita è bella (La scena iniziale della sostituzione dell’ispettore scolastico e visita alla scuola)

PRESENTATRICE La realtà non era cosi rosea: vediamo ora un nuovo brano dal Film Il giardino dei Finzi Contini del 1970, di Vittorio De Sica, padre del celebre attore e regista Christian. Il Film è tratto dal famoso romanzo dallo stesso titolo, di Giorgio Bassani, che voi di quinta dovrebbero conoscere. Un passo del libro si trova anche nella nostra antologia. La scena riporta un dialogo fra un padre e un figlio, in realtà nel figlio si nasconde lo stesso Giorgio Bassani. Appartengono ad una famiglia ebraica di Ferrara, che deve subire le conseguenze delle leggi razziali. Il padre, interpretato dal famoso attore Romolo Valli, sebbene ebreo, è filo-fascista. Inizialmente minimizza e poi invece si rende conto invece dell’assurdità e ingiustizia dei provvedimenti adottati dal regime fascista.

(VIDEO: Il giardino dei Finzi-Contini)

(LETTORE 7) Le leggi razziali riguardano tutta l’Italia e non solo Ferrara. E a Treviso? Qui da noi che cosa succedeva? Aprite il libro di storia Sistema Storia vol. 5 pag 141 e ascoltiamo come quelle stesse disposizioni vengano applicate, nel Regio Istituto Tecnico Riccati di Treviso nel 1938. (Cfr Sistema storia, vol 5 p. 141) Si veda la Circolare del Preside professor Giovan Battista Cervellini del 1938. Il preside ordina ai suoi insegnanti di applicare nella didattica le direttive del ministro Bottai sul «problema razziale». Gli insegnanti aderirono, non tutti con lo stesso entusiasmo, però nessuno le contestò:

Preside, professor Giovan Battista Cervellini

(LETTORE) «Entro il 5 dicembre riferitemi entro quali limiti vi proponete di svolgere nelle rispettive classi la trattazione del problema razziale. (…) E’ naturale che il movimento (…) debba non solo essere diffuso nella scuola, ma nella scuola stessa trovare il suo organo più sensibile ed efficace. Nella nostra scuola il più elevato sviluppo mentale degli adolescenti, (…) consentirà di fissare i capisaldi della dottrina razzista, i suoi limiti e i suoi fini. la rivista «Difesa della razza», che del movimento razzista italiano è l’organo di maggiore importanza, dovrà perciò essere conosciuta, letta, divulgata e commentata da tutti».
Così rispondono alcuni insegnati:

Prof. A. A. Micheli, lettere italiane storia:

(LETTRICE) «(…) mi è gradito informarvi che nel mio insegnamento dell’italiano, (…) ebbi sempre cura e sempre l’avrò di mettere nella dovuta luce, ad ogni occasione (…) la netta superiorità della gente italica, romana e cristiana sulle altre stirpi e le altre fedi, (…).

Prof. Sobrero, scienze naturali e geografia:

(LETTORE) «Su tale argomento avrò occasione di parlare varie volte durante lo svolgimento dei programmi, trattando sia della grandi razze umane, sia del popolo italiano e degli indigeni dell’impero africano (…); esistenza, nel ramo europeo, di una razza italiana, nettamente differenziata nei suoi caratteri fisici e spirituali (…); nobiltà razziale del popolo italiano e suo giusto orgoglio di razza, la cui purezza va gelosamente difesa contro ibridismi e contaminazioni da parte di elementi razziali inferiori».

Più equilibrata la posizione del prof. Zorzi, Materie letterarie:

(LETTRICE) «Considero le razze come un fenomeno naturale, degnissimo di tutta l’attenzione anche sotto l’aspetto della sua protezione. Penso che ognuno nella convivenza degli uomini abbia una sua speciale finalità e il suo particolare apporto più o meno elevato. La razza indo-europea o ariana, nella nostra civiltà occidentale, è quella che ha avuto il compito più alto. (…) Considero mio compito, nell’insegnamento ai miei alunni, senza perdere di vista il contributo alla vita di tutte le altre genti, di mettere in particolare rilievo il contributo dell’itala gente (…)».

8. 1941: LA SOLUZIONE FINALE AL PROBLEMA EBRAICO (BRANO MUSICALE)

(LETTRICE) L’ondata più grave di antisemitismo si verificò come sappiamo col Nazismo di Hitler dove la persecuzione degli ebrei era diventata parte integrante del suo programma politico, anzi l’obiettivo che sta in cima alla lista della sua politica e scrupolosamente attuato. Pensate al Mein Kampf. Si comincia nel ’33 col boicottaggio dei negozi, si prosegui con le leggi razziali di Norimberga del ’35, con la notte dei cristalli del 38, dove si incendiano devastano migliaia di sinagoghe e negozi in tutta la Germania per culminare poi con la soluzione finale del ’41, scientificamente attuata negli anni successivi fino al gennaio 45’ quando i campi vengono aperti e liberati gli internati superstiti. Il 27 gennaio vennero liberati i prigionieri di Auschwitz. La giornata della memoria è stata fissata proprio in quel giorno: 27 gennaio
Alla fine della guerra sei milioni di ebrei, circa due terzi dell’intera popolazione ebraica europea, era stata soppressa nei campi di sterminio. Nel 1941, appena iniziata l’operazione Barbarossa, cioè l’invasione della Russia, il numero due del Reich, il maresciallo Hermann Goering, inviò una direttiva al capo dei servizi di sicurezza Reinhard Heydrich, incaricandolo di organizzare la soluzione finale della questione ebraica, (Endlösung der Judenfrage). Nel 1942 tenne una riunione segreta a Wannsee nei pressi di Berlino nella quale annunciava tutto ciò e si predisponeva il protocollo per la sua realizzazione.

PRESENTATRICE Ve lo ricordate Reinhard Heydrich, soprannominato il «boia di Praga», lo spietato pianificatore della soluzione finale, l’ariano perfetto, il figlio che Hitler avrebbe voluto avere? Alto, atletico, biondo con gli occhi azzurri, eccelleva in tutti gli sport e suonava il violino. Qualcuno sospettò e con fondamento, che nelle sue vene in realtà, scorresse un quarto di sangue «giudaico». Questo caso ci conferma il pregiudizio razzista non sta in piedi. Heydrich, era molto più «ariano» di tanti altri gerarchi di presunta purissima razza ariana come lo stesso Adolf Hitler, Hermann Goering, o Heinrich Himmler. Per non parlare di colui che era considerato la mente del nazionalsocialismo, Joseph Goebbels, che non era certamente biondo con gli occhi azzurri, ma piccolo, zoppo, deturpato a causa della poliomelite.

LETTRICE) Geobbels rappresenta fisicamente la caricatura dell’uomo di pura «razza ariana». Trasferitosi con la famiglia nel bunker di Berlino, con Hitler, nei momenti che precedono la completa disfatta che ne seguì, fu nominato suo successore. La moglie Magda, fedele all’idea nazionalsocialista fino all’ultimo, avvelenò i suoi sei bambini, sacrificandoli al fuhrer, l’unico essere che avesse veramente amato. Ad ognuno di loro infatti, in suo onore, aveva dato un nome che iniziava per H. La scena dei coniugi Goebbels, dai corpi carbonizzati e dei sei figli morti, vestiti di bianco, allineati accanto a loro, è rimasta nella nostra memoria a monito del tragico e macabro epilogo del Reich millenario.

PRESENTATRICE Ecco un breve video sulla sua tragica fine questo argomento
(VIDEO, RAITRE La grande storia - Tutti gli uomini di Hitler, Enigma, Amore e morte - 30,00 - 32,05 )

PRESENTATRICE Ascoltiamo una parte del discorso di Goebbels tenuto a Praga sulla questione ebraica, il 20 novembre del 1940.
«L’eliminazione totale dell’ebraismo dall’Europa non è una questione di morale, ma di sicurezza degli Stati. L’Ebreo agirà sempre in modo rispondente al suo essere e al suo istinto razziale; non può fare diversamente. Come la doridofera delle patate ne distrugge i raccolti. Perché questo è il suo imperativo, così l’ebreo distrugge gli Stati e i popoli. Per combatterlo c’è un solo mezzo, e cioè l’eliminazione radicale del pericolo»

LETTRICE) A partire dunque dal ’41 gli ebrei tedeschi furono costretti a portare ben visibile una stella di Davide gialla, nei mesi successivi iniziarono le deportazioni: ebrei di tutta Europa furono ammassati nei ghetti e poi trasferiti nei campi di concentramento, in particolare fra l’estate e l’autunno del ’42, i casi di resistenza furono rarissimi, nella seconda parte del nostro lavoro ne vedremo alcuni.
Il trasferimento nei campi di sterminio avveniva di solito in treno. La polizia pagava alle ferrovie di stato un biglietto di sola andata, di terza classe, per ciascun deportato: se il carico superava le mille persone, veniva applicata una tariffa collettiva pari alla metà di quella normale: erano treni con vagoni merci sprovvisti di tutto: niente cibo, niente acqua e prese d’aria: molti morivano durante il viaggio.
Le destinazioni più tristemente famose fra le tante furono Buchenwald, Dachau, Bergen – Belsen, Flossenburg (in Germania), Mathausen (in Austria Treblinka, Auschwitz –Birkenau (in Polonia) il più grande di tutti i campi, dove chiusero i loro occhi al mondo, più di un milione di persone. L’industria della morte del Reich produsse sei milioni di vittime fra gli ebrei, ma anche fra gli slavi, zingari, omosessuali, Testimoni di Geova e comunisti. I Testimoni di Geova furono, fra le confessioni religiose, quelli che, proporzionalmente, pagarono il prezzo più alto in vite umane. Infine solo ad Auschwitz, finirono atrocemente i loro giorni, trecentomila bambini.

PRESENTATRICE Concludiamo questa parte con un racconto
(VIDEO: testimonianza di Shlomo Venezia, tratta dal film di Mimmo Calopresti, Volevo solo vivere, 2005)

(FINE PRIMA PARTE)

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