domenica 3 gennaio 2010

Tracce temi di quarta e quinta dicembre 2009

IPSSAR «Maffioli» Castelfranco Veneto

Anno scolastico 2009-2010

Tracce compito di italiano (dicembre 2009) una da svolgere in classe e un’altra per casa da consegnare dopo le vacanze di Natale

1. Partendo dall’episodio di violenza nei confronti del premier avvenuto qualche giorno fa, parla del clima politico che si è creato. Di chi è la responsabilità? Ricordi altri fatti simili? Come valuti le reazioni che ci sono state? Hai seguito il dibattito? Qual è la tua posizione? Motiva le tue ragioni in un testo argomentativo.

2. Prendendo spunto da un film che hai visto o da un libro che hai letto, scrivi una recensione. Per il FILM: trama, musica, scena madre, interpretazione, confronto con altri film dello stesso genere, giudizio conclusivo; per il LIBRO: come l’hai scoperto? perché l’hai letto? L’autore, trama, argomento, personaggi, giudizio globale, perché lo consiglieresti?

3. Intervista a me stesso. Le domande che nessuno mi ha mai fatto e le risposte che non ho mai dato. Ecco alcuni esempi: come vivi le emozioni: la paura, l’amore l’aggressività? Qual è il tuo maggiore pregio o maggiore difetto? Quali sono le situazioni che ti hanno dato maggior dolore o maggiore felicità? In quali circostanze ti sei arrabbiato l’ultima volta? Quali persone ti hanno deluso? Che musica ascolti? Qual è il dolore fisico più consistente che hai dovuto sopportare? Sei pessimista oppure ottimista? Qual è il tuo sogno nel cassetto?

4. La solitudine è una condizione della vita umana, purtroppo in crescita, mancando spesso le occasioni di incontro che la vita di qualche decennio fa offriva con maggiore frequenza. La solitudine: una condanna o un’opportunità? Sei socievole o solitario? Fai qualche riferimento a testi poetici o di canzoni che conosci in forma di articolo di giornale

5. Immagina di scrivere due lettere: nella prima un amico ti comunica di voler lasciare la scuola. Cerca di ipotizzare quali potrebbero essere le sue motivazioni. Nella seconda invece scrivi la risposta, cercando di convincerlo a cambiare idea.

6. Se dovessi organizzare le vacanze dei tuoi sogni in qualche sperduto luogo del pianeta, dove andresti? Con chi? Quando? Con quale mezzo? Con quanti soldi? Cosa dovrei assolutamente vedere? Che cosa ti piacerebbe mangiare? Chi vorresti incontrare? Redigi il resoconto come se il viaggio fosse effettivamente avvenuto

7. Se fossi il Sindaco della tua città che cosa faresti? Quali priorità dovresti affrontare? Che cosa proporresti di fare per giovani? E per gli anziani? Proponi un breve discorso dove esponi il tuo programma politico. Cerca di essere convincente.

8. Se dovessi fare un processo ai comportamenti dei giovani della tua generazione come li giudicheresti? Immagina di essere il pubblico ministero e di formulare i capi d’accusa. Quali sono più gravi? I comportamenti da censurare? E’ una generazione realizzata oppure no? Quali responsabilità intravvedi? Quali limiti? Formula anche un breve discorso dell’avvocato difensore sottolineando i valori e gli aspetti positivi da segnalare. Infine formula la sentenza del giudice: condanna o assoluzione?

9. Un ragazzo e una ragazza stanno discutendo animatamente: litigano? Perché? Su quali argomenti? Che relazione c’è fra i due? Scegli un ambiente e un periodo particolare dove ambientare la scena. Scrivila come se si trattasse di una rappresentazione teatrale o di una sceneggiatura di un film. Scegli infine i nomi dei protagonisti.

TIPOLOGIA - B -

REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE"

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

AMBITO SOCIO – ARTISTICO-LETTERARIO

Argomento: La solitudine come scelta di vita o dura necessità
DOCUMENTI

«Io odo la mia patria che grida: - Scrivi ciò che vedesti Manderò la mia voce dalle rovine e ti detterò la mia storia. Piangeranno i secoli su la mia solitudine, e le genti s’ammaestreranno nelle mie disavventure».
(U. FOSCOLO, Ortis, 4 dicembre)

«O antica mia solitudine! Ove sei tu? Non v'è gleba, non antro, non albero che non mi riviva nel cuore alimentandomi quel soave e patetico desiderio che sempre accompagna fuori dalle sue case l'uomo esule, e sventurato. Parmi che i miei piaceri e i miei dolori, i quali in que' luoghi m'erano cari - tutto insomma quello ch'è mio, sia rimasto tutto con te; e che qui non si trascini pellegrinando se non lo spettro del povero Jacopo».
(U. FOSCOLO, Ortis, Firenze 7 dicembre)

Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de' provetti giorni,
Non curo, io non so come; anzi da loro
Quasi fuggo lontano;
Quasi romito, e strano
Al mio loco natio,
Passo del viver mio la primavera.
(...)
Io solitario in questa
Rimota parte alla campagna uscendo,
Ogni diletto e gioco
Indugio in altro tempo:
G. LEOPARDI Canti, Il passero solitario

La prima notte sostò in una cantoniera della valle, ma non poté dormire. La notte era limpida e dolce; sul cielo bianco sopra la valle chiusa da colonne di rocce la luna pendeva come una lampada d'oro dalla volta d'un tempio: ma un uomo malato gemeva nella cantoniera triste come una stalla, e il dolore umano turbava la solitudine. (...) Anche la donna ebbe paura della solitudine e di quella morte improvvisa.
(G. DELEDDA, Canne al vento)

Maria dritta e sfrontata per l'onore, se ne viene da me, mi mette il braccio sotto e ce ne saliamo a Montedidio con gli occhi della gente sulla schiena. Com'è importante stare a due, maschio e femmina, per questa città. Chi sta solo è meno di uno.
(E. DE LUCA, Montedidio)

«Può darsi che la solitudine distrugga l'uomo, così come ha fatto con Pascal, Hòlderlin e Nietzsche. Ma questo fallimento, questa frattura, sono comunque più degni di un uomo di pensiero di quanto non lo sia la sua connivenza con un mondo che prima lo contagia con le sue seduzioni dolci e perverse e poi lo scaraventa nella fossa. Tu precipita più in basso, nella voragine della solitudine. Perirai ugualmente, ma con la tua caduta avrai sostenuto il destino che governa la tua anima e la tua opera. Rimani solo e ricorda. Rimani solo e osserva. Rimani solo e rispondi. Non illuderti: non esistono soluzioni diverse. Rimani solo, anche a costo della vita»
(S. MARAI, Cielo e terra).

Nessun commento:

Posta un commento